Infrastrutture culturali nelle Alpi. Il progetto tra pedagogia e sviluppo locale

Cultural infrastructures in the Alps. The project between pedagogy and local development

Le Alpi rappresentano un territorio ricco di diversità culturali, linguistiche e ambientali, in cui gli spazi della cultura e dell’educazione assumono un ruolo storicamente centrale nella promozione di un’identità territoriale e di nuove forme di sviluppo locale. A questo proposito, la cultura alpina non riguarda solamente la conservazione della memoria ma anche, secondo Werner Bâtzing, «la capacità di migliorare la propria vita e il mondo in cui si vive con quello spirito, [vivendo] in una comunità armoniosa con gli altri» così da affrontare problemi e opportunità diversi da quelli presenti nelle aree metropolitane. Le infrastrutture culturali nelle Alpi si pongono oggi come strumenti essenziali per far fronte alle sfide della montagna contemporanea, come i fenomeni di emigrazione della popolazione locale – a cui si alternano le nuove forme di neo-popolamento – e le questioni ambientali, oltre a favorire la coesione sociale. Questi spazi non sono solo contenitori di eventi culturali, ma vere e proprie piattaforme di innovazione sociale in cui la cultura diventa un motore per la trasformazione delle comunità alpine. Il ripopolamento di molte aree montane, grazie all’arrivo di nuovi abitanti permanenti e temporanei, si interseca con la necessità di nuovi modelli di governance e di utilizzo degli spazi della cultura intesi come luoghi di scambio e apprendimento, in cui si sperimentano nuove forme di pedagogia territoriale attraverso il dialogo tra saperi tradizionali e contemporanei. L’esperienza di diverse realtà alpine dimostra come la cultura possa essere un fattore chiave per la resilienza delle aree montane e delle loro comunità. Progetti di spazi culturali multifunzionali hanno dimostrato la capacità della cultura di generare nuove economie, creando opportunità lavorative. Inoltre, molti di questi interventi promuovono pratiche di turismo culturale responsabile, che coniugano la valorizzazione del patrimonio con la tutela dell’ambiente e l’empowerment della popolazione. In questo contesto, la cultura diventa non solo un elemento di attrazione per i visitatori, ma anche un mezzo per sensibilizzare le comunità locali sulla necessità di modelli di sviluppo e pratiche culturali ed educative sostenibili. Attraverso processi partecipativi, gli utenti e gli abitanti sono coinvolti nella progettazione e gestione di spazi della formazione e della cultura, contribuendo alla costruzione di un senso di appartenenza e di responsabilità collettiva. In questo senso, le infrastrutture culturali nelle Alpi assumono anche il ruolo di laboratori di futuro, in cui la cultura si intreccia con le dinamiche economiche, sociali e ambientali del territorio.

In questo numero della rivista ArchAlp sono raccolti progetti, esperienze e architetture che si inseriscono nelle questioni appena descritte, con l’obiettivo di tracciare delle traiettorie di senso comune e differenze tra i diversi approcci. A partire da uno sguardo ampio sulla cultura alpina e sul ruolo delle infrastrutture immateriali nella produzione di una nuova montagna, il numero si articola in due grandi sezioni dedicate rispettivamente a esperienze culturali e di sviluppo locale e a progetti dal taglio educativo-pedagogico. Entrambi i temi vengono approfonditi attraverso rassegne di architetture, saggi monotematici, riflessioni critiche e interviste a progettisti in un racconto a più voci che rende evidente la complessità e la continua evoluzione del tema, dove il territorio, la comunità, i progettisti e l’architettura agiscono assieme nella “produzione dello spazio culturale”.

 

The Alps are a territory with a rich cultural, linguistic, and environmental diversity where spaces dedicated to culture and education have historically played a central role in promoting territorial identity and fostering new forms of local development. In this regard, culture is not only an element for preserving memory but also, according to Werner Bätzing, “the ability to improve one’s life and the world in which one lives with that spirit, [living] in a harmonious community with others”, addressing challenges and opportunities that differ from those found in metropolitan areas. Today, cultural infrastructures in the Alps serve as essential tools to tackle issues of contemporary mountain life, such as the internal migration of the local population – counterbalanced by new forms of neo-settlement – and environmental challenges, and foster social cohesion as well. These spaces are not merely venues for cultural events but proper platforms for social innovation, where culture becomes a driving force for the transformation of Alpine communities. The repopulation of many mountain areas, thanks to the arrival of new permanent and temporary residents, intersects with the need for new governance models and the use of cultural spaces as places for exchange and learning, where new forms of territorial pedagogy are experimented with through dialogue between traditional and contemporary knowledge. The experiences of various Alpine communities demonstrate how culture can be a key factor in solidifying the resilience of mountain areas and their populations. Multifunctional cultural spaces have proven the capacity of culture to generate new economies, creating employment opportunities. Many of these initiatives also promote responsible cultural tourism practices, combining the celebration of heritage with environmental protection and community empowerment. In this context, culture becomes an attraction for visitors and a means to raise awareness among local communities about the necessity of sustainable development models and cultural and educational practices. Through participatory processes, users and residents are involved in designing and managing educational and cultural spaces, contributing to the construction of a sense of belonging and collective responsibility. In this sense, cultural infrastructures in the Alps also act as laboratories for the future, where culture intertwines with the economic, social, and environmental dynamics of the territory.

This issue of ArchAlp brings together projects, experiences, and architectural works that fit within these processes, aiming to outline common threads and differences among the various approaches presented. Following a broad perspective on Alpine culture and the role of intangible infrastructures in shaping the new mountain landscape, the issue is divided into two main sections: one dedicated to cultural experiences and local development, and another focused on educational and pedagogical projects. Both themes are explored through architectural reviews, thematic essays, critical reflections, and interviews with designers, offering a choral narrative highlighting the complexity and continuous evolution of the subject, where territory, community members, designers, and architects work together for the “production of cultural spaces”.